giovedì 12 aprile 2012

Viaggio nell'impero di Roma

Com'era la vita quotidiana nell'impero romano? Chi avremmo incontrato per le strade? Cosa avremmo visto nelle città e nelle campagne? Sono queste le domande a cui ha cercato di rispondere Alberto Angela nel suo libro Impero. Viaggio nell'impero di Roma seguendo una moneta.

L'espediente narrativo è semplice ma efficace: immaginare di seguire il percorso di un sesterzio, una moneta di uso comune, che passando di mano in mano ci conduce nei luoghi più disparati del mondo romano, permettendoci di conoscere storie, personaggi, ambienti e usanze. Le persone che si incontrano in questo viaggio immaginario non sono frutto della fantasia dell'autore: per quanto il libro si presenti con uno stile romanzato, ogni personaggio è realmente esistito e ciò che sappiamo di lui corrisponde alla ricostruzione biografica che è stato possibile effettuare sulla base di ritrovamenti archeologici e ricerche storiche. Ciò che vediamo in questo libro è dunque una fotografia di quello che doveva essere verosimilmente la vita nell'impero romano ai tempi della sua massima espansione, sotto il regno di Traiano, ossia fra il 98 e il 117.

Osserviamo da vicino i vicoli malsani e i grandi fori di Roma, le città militari della lontana Britannia e gli insediamenti ormai da tempo “romanizzati” della Gallia; poi ancora le località amene della Campania, la grande sconfitta Cartagine e le fastose città del Mediterraneo orientale, fino all'India e gli estremi confini del mondo conosciuto. Ogni luogo e ogni storia permettono di approfondire un aspetto della cultura romana e di misurarne la distanza (talvolta la vicinanza) rispetto alla nostra, con analogie a volte sorprendenti se si considerano gli oltre venti secoli che ci separano da quell'epoca.

Impero ha un carattere dichiaratamente divulgativo, rivolto al grande pubblico, ma riesce a sorprendere ed affascinare anche il lettore esperto, soprattutto per la capacità dell'autore di inserire tutte le notizie storiche in una cornice narrativa coerente e ben sviluppata. Seguendo i vari personaggi scopriamo ad esempio che aspetto avevano le città, come si spostavano i Romani, quali erano le loro attività lavorative e gli svaghi, come si amministravano la giustizia, il potere, il commercio. Apprendiamo i loro modi di vivere, il rapporto con l'occulto, il ruolo delle donne, le modalità abitative, le tecniche di navigazione e tutti quegli aspetti che consentono di formarsi un'idea molto concreta e dettagliata dell'intero mondo romano.

Lo stile, nell'insieme gradevole e mai noioso, non ha incontrato sempre il mio gusto, soprattutto per l'uso eccessivo – direi quasi l'abuso – dei puntini sospensivi e a volte anche dell'esclamativo. Immagino sia un riflesso di quello stile narrativo proprio di Alberto Angela, scandito da pause e sospensioni, che è molto efficace nella divulgazione televisiva ma ridondante in quella scritta. Qualche descrizione mi è sembrata un po' confusa e mi ha lasciato un'immagine ambigua della cosa descritta, ma si tratta di piccole imperfezioni in un'opera nel complesso molto interessante e piacevole, che parla di storia in modo scientifico ma si fa leggere con la scorrevolezza di un romanzo.

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